Si tratta di uno degli strumenti principali che un coach professionista ha a disposizione per valutare il quadro generale del cliente e capire quali sono le aree che necessitano di maggiore attenzione e recupero per una vita più in equilibrio.
Come ti senti in questo momento della vita?
Potrebbe andare meglio, oppure è tutta una valle di lacrime?
Se avessi maggiore consapevolezza, ti sentiresti meglio?
Direi proprio di si!
Iniziamo il viaggio con lo strumento più potente, la Ruota della Vita, che ho sperimentato con molte persone.
Analizzare la vita da una prospettiva più generale, per comprendere gradualmente le aree che la compongono.
Ti esorto ad utilizzare questo strumento per poter controllare tutti gli aspetti della tua vita in ogni momento.
La Ruota della Vita ti aiuterà a valutare il tuo livello di felicità nelle diverse sezioni della vita. Hai necessità di un foglio bianco e puoi fare un cerchio diviso in otto settori, come mostrato nella foto. Sotto ad ogni bordo dovresti scrivere i nomi degli aspetti che determinano la tua vita, indipendentemente dall’ordine:
- fisico o salute,
- spiritualità/contributo sociale,
- famiglia,
- gruppo dei pari/amici,
- finanze/soldi,
- ambiente di vita,
- lavoro,
- crescita personale.
La ruota della vita è un cerchio diviso in diverse aree/spicchi da analizzare, c’è chi analizza 5 macro aree, chi, come me, scandaglia più a fondo e analizza le 8 principali aree che contraddistinguono quasi tutto quello con cui interagiamo, dal lavoro agli affetti, dalla crescita spirituale alla forma fisica e così via.
Nel mio percorso per diventare life coach ho utilizzato più volte questo importantissimo strumento per capire da dove venivo, dove ero nel momento in cui mi analizzavo e soprattutto dove volevo andare.
La ruota della vita, infatti, viene fatta eseguire nel tempo presente, nel tempo passato e nel tempo futuro.
La ruota della vita al presente
è un ottimo strumento “diagnostico”, che consente di definire la situazione attuale e di stabilire quali sono le aree deboli alle quali non prestiamo sufficiente attenzione. Essa, tuttavia, da sola non basta a fornire un’idea completa della nostra vita.
Ecco perché è importante analizzare anche il passato
con la ruota della vita nel tempo passato, di norma impostata a 5 anni prima, per comprendere meglio i nostri comportamenti e ricordarci tutto ciò che di buono abbiamo realizzato. Un errore che spesso commettiamo, infatti, è quello di ricordarci solo le difficoltà che ci inquinano il presente.
Dopo presente e passato tocca alla ruota della vita proiettata sul futuro, la più importante visto che ci indica la direzione precisa verso cui vogliamo andare, che obiettivi vogliamo raggiungere e quale livello di piacere e di soddisfazione desidereremmo provare in ogni aerea.
Avendo preso consapevolezza sulla nostra vita grazie alle due ruote precedenti, con la ruota del futuro abbiamo la possibilità di decidere dove saremo tra 5 anni.
In pratica l’esercizio completo porta a scrivere un vero e proprio piano d’azione per realizzare la vita che desideriamo.
La ruota della vita è applicata anche in campo aziendale, con le dovute modifiche dei campi da analizzare, qui sotto puoi farti un idea delle differenze.
Come si compila la ruota della vita?
Per ogni area presa in esame si analizza il livello di soddisfazione dando un voto da 1 a 10, in questo modo, una volta colorata ogni area, si avrà la massima chiarezza di come stanno le cose, sia per ogni aspetto preso in esame e sia in generale osservando la ruota nell’insieme.
Per ogni campo ci sono delle domande precise che aiutano a tirar fuori il livello di soddisfazione che abbiamo, abbiamo avuto e che vorremmo nel futuro.
Salute: sei soddisfatto della tua condizione psicologica e fisica? Potresti pensare che è giunto il momento di acquisire nuove abitudini più sane, come smettere di fumare, fare esercizio fisico, mangiare meno e più sano, o imparare a gestire stress e ansia. Hai avuto in passato qualche malattia? Questo ci suggerisce sempre che la salute è alla base di tutto. Se non si ha energia non si possono affrontare le piccole e grandi sfide quotidiane.
Denaro: il tuo reddito ti consente di portare il tenore di vita che vuoi ? Sei soddisfatto dei soldi che puoi disporre giorno per giorno? Quanto sei soddisfatto della tua situazione finanziaria? Sei pieno di debiti oppure hai una situazione di prosperità? Ti senti sopraffatto dai debiti? Supponiamo che qualcuno vorrebbe avere un sacco di soldi in banca e il mutuo pagato, ma in questo momento arriva giusto a fine mese, quanto può essere soddisfatto di tutto ciò? Direi poco, forse 3 o 4!
Spiritualità e contributo al mondo: quanto stai contribuendo alla causa di miglioramento del mondo? Che rapporto hai con la spiritualità o religione? Quanto aiuti il tuo prossimo? Hai individuato una missione o scopo superiore che esula dagli aspetti materiali?
La famiglia: nel tuo ruolo di genitore e figlio, come va? Parli spesso con la famiglia, ma non li vedi più? Non dedichi molto tempo alla famiglia e vorresti dedicare maggiore spazio?
Amici: vai spesso fuori con gli amici? Nel momento del bisogno sei presente per loro? Loro sarebbero presenti per te? Sei soddisfatto dei tuoi amici?
L’ambiente di vita: stai bene nel posto dove vivi? Puoi ancora vivere con i tuoi genitori in un ambiente accogliente e comfortevole, ma magari vorresti godere appieno della tua libertà? Ti piace la casa, il quartiere, la città e il paese di residenza? Forse ti sei appena trasferito e non ti sei adattato nella tua nuova casa.
Lavoro: ti svegli ogni mattina felice di andare a lavorare? Ti senti motivato e soddisfatto del tuo ruolo a lavoro? Hai buoni rapporti di lavoro? Come ti senti nel rapporto con il tuo capo e i colleghi? Hai perso il lavoro e ora sei disoccupato?
La crescita personale: ti senti realizzato nel fare quello che hai sempre voluto? Stai facendo un percorso di crescita personale? Indipendentemente dal tipo di attività professionale, puoi apprendere sempre cose nuove che ti facciano sentire in “movimento”.
Perché la ruota idealmente possa girare dovremmo avere tutti gli spicchi piuttosto alti nel punteggio, o quantomeno bilanciati. Invece, spesso, alcune aree riportano un punteggio molto alto ed altre molto basso. Prova a immaginare che tipo di ruota ne può derivare. Un po’ sgangherata, e che di certo non girerà in modo fluido.
Come si lavora con la ruota della vita?
Per ciascuna delle aree della ruota, attribuisci un punteggio basandoti sulla tua percezione. In una scala da 0 a 10 dove ti trovi in quell’area (es. evoluzione professionale)?
Come ti ci senti?
Pensi di essere a 3, a 6 a 8?
Pensaci bene e segna dove ti trovi (puoi mettere un puntino oppure colorare lo spicchio fino a quel punto). Il livello a cui credi di essere non è dettaglio indifferente. Dal “tutto va male” allo scoprire che in una certa area in fondo hai un punteggio pari a 6, c’è una bella differenza. E l’aspetto fondamentale è che scoprire di essere a 6 vuol dire trovarsi a un livello che ti consente di funzionare. Se proprio vuoi puntare all’eccellenza in quell’area, hai un percorso da fare di SOLI 4 punti. (Come puoi immaginare non è proprio la stessa cosa di “tutto va male”). Infatti 4 punti è un qualcosa su cui puoi lavorare.
Passo dopo passo.
Facendo strategia, e smettendo di lamentarti.
Potresti infatti scoprire che arrivare a 10 è insensato per te, potrebbe bastare arrivare a 8 per sentirti soddisfatto, quindi il gap da colmare diventa anche meno, solo 2 punti!
A cosa ci serve vedere su carta come ci percepiamo nelle diverse aree?
A prendere consapevolezze e a iniziare ad agire per cambiare, davvero.
Un esempio: nell’area rapporti interpersonali potresti voler ulteriormente distinguere tra quelli personali e quelli professionali (ricorda i distinguo sono importanti) e nella ruota potresti voler affrontare meglio la questione delle Relazioni professionali che non stanno andando come vorresti.
Relazioni professionali: punteggio ottenuto 5
Riflessione: Sono a 5 perché non mi sento al mio posto nel mio ambiente di lavoro. Non ho legami significativi con nessuno e sento che questo sta influendo sulla mia carriera. I miei colleghi parlano di cose che non mi interessano e io limito al minimo i contatti con loro.
Possibile lavoro da fare: portare da 5 a 7 la sfera delle relazioni professionali (SOLO 2 PUNTI! Si può fare!!!)
Esempi di Azioni da pianificare:
• andare almeno due volte in settimana a pranzo con i colleghi
• proporre io – senza attendere gli altri – una pausa caffe’ per conoscere meglio i colleghi
• provare a raccontare qualcosa in piu’ di me, delle mie passioni (magari scopro che qualcuno coltiva i miei stessi interessi)
• etc…
La ruota della vita funziona molto bene se, oltre a fotografare la tua situazione attuale, decidi una/due aree sulle quali cominciare a lavorare ed apportare dei micro-cambiamenti.
Devi darti un tempo definito, esempio un mese, e stilare una lista di cambiamenti e azioni che potresti effettuare…e farle!!
Mettere su carta le tue intenzioni serve, eccome.
Se le lasci nella mente vanno e vengono, dopo un po’ scompaiono. Scriverle invece è un atto di grande consapevolezza e focalizzazione. Mettere nero su bianco “contrattualizza” l’impegno che hai preso con te stesso nel cambiare quello specifico aspetto.
E nel frattempo…
smetti di lamentarti su questioni che riguardano quelle due aree su cui stai lavorando.
Ti sei dato un mese per effettuare dei cambiamenti.
Ti stai impadronendo della situazione.
Bene.
Sei già divenuto più attivo.
Anche se non vedrai immediatamente dei cambiamenti, porta a termine ciò che ti sei prefissato per il mese.
E per quel mese sono vietate tutte le lamentele.
Se proprio ne avrai ancora voglia lo potrai fare al termine del mese dedicato al cambiamento (ma vedrai che le cose saranno cambiate e il mugugno si auto-eliminerà, anzi capirai quante energie hai sprecato invece di agire in modo strategico e concreto per migliorare la tua vita).
Scopri le aree della ruota sulle quali occorre lavorare, e inizia a farlo.
Consiglio:
Spesso tendiamo a dedicare energie e attenzioni a ciò su cui ci sentiamo forti, continuando a farlo ancora, ancora e ancora di più perché ci restituisce tante conferme positive. Invece, ciò su cui non siamo comodi o su cui ci sentiamo meno bravi, o su cui abbiamo già difficoltà, tendiamo ad abbandonarlo, o a procrastinare azioni che siano ad esso collegate.
La bellezza della ruota della vita sta proprio nel farci vedere tutti gli aspetti: quelli che presidiamo meglio e quelli su cui abbiamo maggiore difficoltà, permettendoci di capire che se non bilanciamo gli spicchi la ruota non girerà!
La vera sfida quindi non è tanto nel fare meglio ciò che già presidiamo bene, ma aumentare le nostre performance, il nostro benessere portando a un più alto livello anche gli aspetti che non stiamo presidiando abbastanza.
È un piccolo sforzo che viene assolutamente ripagato.
Anche le aree con punteggi già alti ne beneficeranno.
Siamo infatti un tutt’uno e non lavoriamo mai a comparti stagni, a spicchi isolati!
Simbolicamente lavorare sulla ruota della vita è un pò come lavorare sulla propria centratura.
Siamo spesso sbalzati fuori da noi stessi, dai mille impegni e dalle attività che spesso auto-generiamo, e questo rischia di portarci fuori allineamento.
Riappropriarsi consapevolmente di dove siamo, a che punto siamo nelle varie sfere della vita cui teniamo, ci consente di rimetterci al timone, fare un piano di azioni per dirigere le cose nel modo che per noi porti felicità, appagamento e senso. Ed è tutto nelle nostre mani.
Se un’area è particolarmente sbilanciata puoi decidere di focalizzare il tuo impegno per ampliare tale area fino a renderla una ruota.
Mi spiego: sei sbilanciato nella tua sfera familiare?
OK. Prova a fare maggiore chiarezza dedicando una ruota della vita alla sfera familiare, e in cui i raggi sono i diversi aspetti che la compongono.
Es. relazioni con famiglia di provenienza, relazioni con i suoceri, relazioni con il partner, relazioni con i figli, relazioni con altri membri del clan familiare, etc…visualizza il punteggio in cui percepisci di trovarti per ciascuno spicchio e lavora ancora più nel dettaglio.
Ricorda: evita sempre le generalizzazioni. Ti tengono fermo. Piuttosto fai ulteriori ruote, dedicate all’aspetto su cui vuoi lavorare e che è ancora confuso.
La ruota è interessante anche perché ti consente di scoprire molto di te.
Potresti infatti capire che ciò che ti serve non è cercare di restare idealmente bilanciato su tutto, ma semplicemente diminuire lo spazio, l’impegno, l’energia che dedichi al lavoro a danno di altre sfere della tua vita o anche, pur dedicandoti molto al lavoro, raggiungere migliori risultati distribuendo meglio i pesi delle varie attività cui ti dedichi (es. meno tempo sui social – che scelgo di far curare da altri e più tempo sulle strategie che invece sono un aspetto che devo curare io). Ok? Chiaro il concetto?
Se non fotografi e misuri, non hai sotto gli occhi nulla di concreto su cui cominciare a metterti in moto.
E se tutte le aree sono ben rappresentate e di fatto sono molto soddisfatto della mia vita?
Benissimo! Congratulazioni.
Usa comunque questo risultato per fare delle ulteriori riflessioni.
Stai comunque crescendo?
Oppure sei piuttosto “comodo” in quanto fai e non hai stimoli?
Come esseri umani siamo sempre tiranneggiati da due spinte: una verso il cambiamento e l’altra verso il mantenimento delle nostre zone di confort. Spesso, se siamo molto soddisfatti, molto seduti in quanto facciamo, tendiamo a rinunciare anche a piccole sfide che potrebbero comunque tenerci allenati, farci vedere nuove opzioni, farci divertire maggiormente, sorprenderci e magari al momento giusto tornarci anche utili.
Questo aspetto è molto importante per chi un lavoro già ce l’ha, e tutto sommato ci si trova bene e non ha grandi problemi da risolvere o non ci sono conflitti che lo disturbano. Ottimo godere di quanto si ha. Bisogna sempre essere grati e celebrare. Attenzione però: continuate ad ascoltarvi. Occorre sempre lavorare sul proprio Career Management. Se quindi sotto sotto senti che il tuo livello di rivendibilità professionale potrebbe risentire di questa “quiete” se prosegue a lungo prova a creare condizioni che possano offrirti nuovi stimoli, soddisfazioni o anche nuove carte da giocare al momento in cui ti dovesse diventare urgente!
Insomma, uno strumento bellissimo!
Che ne pensi?